lunedì 10 dicembre 2012

 

UN GIOVANE DI NOME GESU'

 

  • GESU' UN UOMO LIBERO
"Chi è Gesù"? ci domandiamo ancora oggi, dopo duemila anni. La domanda non è nuova ed era sulla bocca di tanti già durante la sua vita pubblica. E' originario di Nazareth di Galilea. Tutti si conoscono sin da bambini tra quelle case dove non avviene mai niente di straordinario. Ma Gesù, raggiunti i trent'anni, cambia vita, si presenta in piena libertà e autorità, provoca tra i suoi compaesani sorpresa, scandalo e indignazione. Ha trent'anni, ma non ha messo su famiglia. Sceglie invece di darsi alla predicazione e alla vita itinerante, attirando l'attenzione di molte persone. Il suo modo di agire suscita reazioni divergenti. "C'è gioia per le aperture che offre, ma genera anche consusione. Per alcuni provoca addirittura scandalo perchè non ha peli sulla lingua e perchè si muove in ambienti ritenuti poco raccomandabili dalla gente osservante del suo tempo. Gesù non finirà mai di sorprenderci. Risponde alle attese della storia e nello stesso tempo scandalizza chi lo avrebbe voluto diverso, e soprattutto chi non si è rassegnato a vederlo uomo indifeso, umanissimo, sconfitto. INCHIODATO A UNA CROCE.
 
  • LIBERO COME LUI

 Questo è Gesù. Il Gesù che non ti aspetti. Con il quale sei invitato a confrontarti.

Carissimi giovani state vivendo gli anni in cui niente vi sta più a cuore della libertà. Ne sentite un bisogno istintivo, pensate di averne diritto: volete essere autonomi, padroni di voi stessi. Ma...se come credenti accettate il riferimento della PAROLA DI DIO, vi accorgete subito che nessuno può costruire la sua vita da solo e che tutti siamo chiamtati a fare nostro un progetto che è più grande di noi. Un progetto che non nasce dalla nostra creatività assoluta o dalla nostra fantasia, perchè viene da Dio stesso.


Ebbene questo progetto ci è stato presentato pienamente realizzato in un uomo: IN GESU'. E' lui l'uomo ideale a cui il Creatore ha pensato sin dal primo comparire dell'uomo e della donna sulla terra.
 
Miei cari Amici, lo scopo di questo mio Blog religioso, è quello di aiutarvi, a chi vuole (certamente con libertà assoluta), di conoscere questo Gesù più da vicino. E mi auguro che sia una conoscenza simpatica, in qualche misura sorprende e per arrivare a questo bisogna che vi mettiate davanti a questo mio scritto con una curiosità nuova, rifiutando l'idea che sono cose che hai già avete sentito fin dalla prima comunione. Ma nemmeno con una curiosità distaccata o solo scientifica.

 
Il Gesù che ti sorprende per la disarmante semplicità e ricchezza della sua umanità, ti chiede il solo atteggiamento possibile a un giovane che si appassioni davvero a qualcosa: quello di un'apertura di tutto il tuo essere. Non solo un'intelligenza cerebralmente lucida, ma anche la sensibilità, la volontà, la memoria dei problemi e delle esperienze...

LASCIATI COINVOLGERE, PER DIVENTARE LIBERO COME LUI.
 





















sabato 8 dicembre 2012

I Sacramenti: segni di vita nuova

Da tempo immemorabile l’uomo ha dato ai momenti culminanti della sua vita un carattere di festa o comunque una forma significativa.

La nascita, il pervenire all’età adulta, il matrimonio, la morte, sono avvenimenti in occasione dei quali l’uomo rompe spontaneamente il grigiore della vita quotidiana e crea forme che mostrano le dimensioni effettive della nostra esistenza.

Ci rendiamo conto di chi o di che cosa siamo.
Festeggiamo la nostra esistenza.
Ora, nella nostra vita i sacramenti sono celebrazioni del genere.

Ci vengono dati dal Signore nella sua Chiesa.

In essi, i momenti essenziali del cammino della nostra vita prendono forma per esprimere che siamo stati redenti a una nuova vita.

E non è soltanto un semplice modo di dire.

I Sacramenti non sono infatti segni vani, ma segni efficaci.

 
In essi si avvicina a noi il Salvatore.

Al segno che sta al centro di tutti gli altri, il Signore ha dato forma Egli stesso, in modo molto personale, la sera precedente la sua passione.

Ha preso allora il nostro pasto umano in comune (momento centrale nella vita umana, sempre ricorrente), per esprimere e realizzare la sua unione con noi.
   
“Prese del pane e disse: -

 

MA NON SOLTANTO NELL’EUCARESTIA IL SIGNORE OPERA IN MEZZO A

NOI: (vediamo quindi i suoi segni a partire dalla nascita fino alla morte)


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SACRAMENTI

  • I Sacramenti della Nuova Legge sono istituiti da Cristo e sono sette:

Il Battesimo – la Confermazione – l’Eucarestia – la Penitenza – l’Unzione degli infermi – l’Ordine e il Matrimonio.

    • Questi sette Sacramenti toccano tutte le tappe e tutti momenti importanti della vita del cristiano. Grazie ad essi, la vita di fede dei cristiani nasce e cresce, riceve la guarigione e il dono della missione.

SI DIVIDONO IN TRE PARTI:

  1. SACRAMENTI DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA: ( Battesimo – Confermazione o Cresima)
    2. SACRAMENTI DELLA GUARIGIONE: (Riconciliazione o Penitenza o Perdono o Confessione -Unzione degli infermi).(Di questo Sacramento ne parlerò più dettagliatamente nel mio prossimo intervento)

   3. SACRAMENTI AL SERVIZIO DELLA COMUNIONE E DELLA MISSIONE DEI FEDELI: (Ordine Sacro – Matrimonio)



IL BATTESIMO

Nel Battesimo Cristo purifica l’uomo da ogni colpa, lo rende partecipe della vita divina, lo unisce intimamente a sé, imprimendogli in maniera indelebile la sua immagine, lo rende membro della Chiesa e del popolo di Dio, e lo santifica con lo Spirito Santo.
E’ l’evento fondamentale e decisivo della vita cristiana, destinato a dominarla tutta in seguito. I genitori cristiani lo richiedono subito per i figli appena nati, sapendo di renderli partecipi di un grande tesoro.
Il Battesimo introduce al sacramento dell’Eucarestia, fonte e culmine di tutta la vita cristiana.

L’EUCARESTIA


Nell’Eucarestia sotto le apparenze di un po’ di pane e vino, Gesù stesso si comunica al suo discepolo per renderlo sempre più umile a sé.

Ciò avviene nel corso di un rito speciale di importanza primaria nella vita cristiana, la Messa, nella quale il sacerdote ripete, quale rappresentante di Cristo, ciò che egli fece prima di morire, pronunciando sul pane e sul vino le parole: “Questo è il mio corpo”, “questo è il mio sangue”.

La nuova vita donata al cristiano nel battesimo e alimentata dall’eucarestia è continuamente insidiata dalla inclinazione al male insita nell’uomo, che, in caso di totale e consapevole allontanamento da Dio, rischia di distruggere in lui la vita divina.

Il cristiano può contare su un rimedio sicuro ed efficace, la Penitenza per i propri peccati.


PENITENZA O RICONCILIAZIONE 
 
 

Nella Penitenza e Riconciliazione il cristiano, manifestando la sua colpa e il suo sincero pentimento a un sacerdote, riceve il perdono di Dio e una rinnovata somiglianza con Cristo, e viene reintegrato nella comunità vivente della Chiesa. Nella confessione il sacerdote giudica in nome di Dio, come rappresentante della sua bontà.

CONFERMAZIONE O CRESIMA

Nella Confermazione o Cresima Cristo chiama il cristiano adolescente alla maturità spirituale e ad impegnarsi personalmente per Lui.
 
ORDINE SACRO 


Nell’Ordine sacro il cristiano realizza la propria vocazione di donarsi interamente a Dio e dedicarsi al servizio spirituale e corporale degli altri, divenendo Vescovi, sacerdoti, diaconi.

MATRIMONIO


L’uomo e la donna s’incontrano e si amano. Decidono di unirsi con il matrimonio cristiano.
Gli sposi (ministri del sacramento) di fronte al sacerdote e a due testimoni che rappresentano la comunità dei credenti, promettono di amarsi nel Signore e di essere sempre fedeli l’un l’altro. Il loro amore è anche aperto al dono della vita: i figli che verranno dovranno essere da loro accolti con grande gioia ed educati nella fede.

UNZIONE DEGLI INFERMI


Gesù è vicino a chi soffre per una grave malattia o è debilitato e stanco per la vecchiaia.

Egli, durante la sua missione in Palestina, visitò i malati e accolse quelli che gli venivano presentati.

Come Gesù, anche il sacerdote è vicino a chi soffre per la malattia e, impartendo l’Unzione degli Infermi, unge con l’olio sacro la sua fronte e le sue mani, invocando l’aiuto del Signore e la liberazione dai peccati.

L’infermo, vicino a Gesù sulla croce, trova speranza e conforto.

Ogni sacramento è un gesto d’amore, di alleanza, di intimità tra Dio e l’uomo; chi lo celebra senza fede, senza crederci, scherza pesantemente con Dio e prende in giro se stesso. Per chi invece li celebra con fede e impegno personale, i sacramenti diventano sorgenti di vita eterna.

Finisco questo argomento con una bella preghiera di

Bruno forte:

Tu ti mostri a me

faccia a faccia nei Tuoi sacramenti!

così che nella notte del tempo

hai voluto raggiungermi con la Tua luce,

e nella fatica dell'amore

hai voluto contagiarmi l'amore.


Questi umili eventi della vita,

che la Tua chiesa pone

in obbedienza a Te,

diventano per la forza del Tuo Spirito

il luogo santo dell'incontro con Te,

la celebrazione d'alleanza,

in cui Tu non Ti stanchi

di venire a salvare

e confortare il Tuo popolo

pellegrino nel tempo.


Donaci, Signore,

di riconoscerti

vivo e operante

nei sacramenti della Tua Chiesa,

per lasciarci raggiungere,

amare e sovvertire da Te,

e per camminare con Te

verso l'ora finale,

quando l'ombra dei sacramenti,

così necessaria

nel pellegrinaggio del tempo,

cederà il posto

al giorno pieno del regno.


Se coloro che chiedono i sacramenti non sanno quello che chiedono, non vanno accontentati; perché ogni sacramento è un gesto d’amore, di alleanza, di intimità tra Dio e l’uomo; chi lo celebra senza fede, senza crederci, scherza pesantemente con Dio e prende in giro se stesso. Per chi invece li celebra con fede e impegno personale, i sacramenti diventano sorgenti di vita eterna.

martedì 27 novembre 2012

LE TUE INSICUREZZE E FRAGILITA'




Nei vostri anni - quelli dell'adolescenza - cambiate a tal punto che non vi riconoscete più.
Del tutto condizionate dai giudizi degli altri, non siete voi che date sicurezza agli altri, ma siete sempre alla ricerca della loro approvazione.
Il vostro corpo ancora in trasformazione non lo accettate ancora pienamente. Spesso siete in rottura con i vostri genitori.
Anche la vostra casa vi va stretta e diventa ingombrante: cercate di vivere fuori o vi rintanate nella vostra stanza.
E i vostri genitori vi trovano sempre meno disponibili. Siete pieni di desideri e ambizioni.
Sognate a occhi aperti e dividete i vostri sogni con gli amici, ma vorreste che vi capissero meglio.
Il problema è che la loro confidenza e fiducia nei vostri confronti richiede sempre una contropartita, che spesso non siete disposte a concedere.
 
 
Ecco alcune esperienze di adolescenti:
  • Non mi sento bene nel mio corpo e, di conseguenza, non mi sento bene nella testa. Questo influisce sui miei rapporti con gli altri. Ho sempre l'impressione che mi guardino.
  • Mi piacerebbe poter osare, essere sempre me stessa con chiunque, far vedere la mia vera personalità, non nascondermi dietro una maschera che, tra l'altro, è diversa a seconda delle persone con cui mi trovo.
  • Sono stata angosciata tutto l'anno scorso. Nel mio liceo mi pareva che tutti guardassero solo me. In questa scuola conta solo come una si presenta fisicamente; è orribile. Ma sempre ho avuto problemi con me stessa: a volte mi dicevano che ero troppo rossa in faccia, oppure mi dicevano che ero pallida. Mi sentivo catalogata. Orribile!
  • Non mi sento nei miei panni, mi sento nessuno, uno zero, inutile su questo maledetto pianeta, mi vergogno dal profondo di me stessa: Respingo qualunque idea di indipendenza, la vita mi fa paura, è come se questa pelle non fosse più la mia.
Miei cari ragazzi/e molte altri problemi possono nascere in voi, ma non sto qui a elencarli.
IL MIO MESSAGGIO E':
  • Imparate ad accettarvi per come siete, ad amarvi nonostante i vostri limiti;
  • cercate di avere più stima di voi, anche se avete dei limiti (nessun limite infatti è sempre solo negativo);
  • cercate di migliorarvi sempre: ricordatevi che siete persone ricche di qualità;
  • la condizione necessaria per migliorarsi è conoscersi il meglio possibile;
  • comprendere e controllare le emozioni (speranza, timore, ansia, tristezza, gioia, vergogna, imbarazzo, noia, eccitazione, sensi di colpa).
Capisco benissimo che non sempre è facile scoprire e riconoscere i propri talenti, spesso invidiamo gli altri per qualcosa che sanno fare, e noi no...Può accadre che si perda la fiducia in se stessi.
Abbiamo bisogno di qualcuno che ci incoraggi, aiutandoci a valorizzare tutte le nostre capacità (ecco il l perchè del mio intervento); ma più di ogni altra cosa (e di questo ne sono sicurissima) è importante affidarci a GESU'.
Ogni persona che LO INCONTRA, si trova davanti un uomo con un grande senso di sicurezza e che ha voglia di affrontare la vita in modo pieno e senza paure.
    • GESU' è un uomo che ha le idee chiare, da guardare con ammirazione. Sicuro di sè, una persona diritta e coerente, fedele a se stesso e altri altri.
CHE NE DICI?
  • Quali sono le tue convinzioni su Dio?
  • Conservi dentro di te ancora dei dubbi sulla sua esistenza?
  • Cosa fai per approfondire questo argomento?
  • Sei convinto che se credessi di più, saresti in grado di cambiare la tua vita e "troveresti la forza" che non credi di avere?
CORAGGIO RAGAZZI VOGLIATEVI BENE!!!!!!-
RACCONTATE A GESU' QUELLO CHE PROVATE E PARLATEGLI DELLE VOSTRE DECISIONI CHE AVETE PRESO SU DI VOI STESSI.
CHIEDETEGLI IL CORAGGIO DI PERSEVERARE NEI VOSTRI SFORZI.

lunedì 22 ottobre 2012

LA PREGHIERA...LA NOSTRA FORZA



 
Per pregare bene, non basta essere autodidatti e chiunque comincia a pregare, ben presto si accorge di non saper pregare. E, un pò più oltre, si accorge anche, che, per pregare bene, bisogna cambiare vita, il che può sembrare difficile e genera timore.
Quindi, per pregare, bisogna superare la paura. In più, pregare è costoso, costa fatica... Richiede volontà convinta e decisa, ma richiede anche povertà di spirito. Infatti, per pregare, ci vuole disponibilità a lasciare il meno per prendere un certo "più".
Nella preghiera dobbiamo stare attenti a DUE CONTRASTANTI RICHIAMI:
1) Il richiamo alla preghiera vissuta come non preghiera (cioè quel nostro dire preghiere che non riesce a metterci il cuore "nel riposo di Dio" e non ci aiuta ad abbandonarci a ciò che Dio fa. Restiamo, così incapaci, a porci in riverente adorazione e ringraziamento: finiamo per restare senza forza. Incamminati, così, ci troviamo miseri, con una preghiera falsa, con un vissuto non ben lievitato dall'amore vero, che solo la preghiera vera consente di vivere e di sperimentare. Ci troviamo AVVILITI E SENZA SPERANZA anche nella stessa preghiera.

2) Il richiamo opposto, quello avvilente, per chi ne prende coscienza, delle cose che ci legano, del nostro fare che ci obbliga a progetti illusori: ( se non preghiamo, o se preghiamo male, il cuore cade nelle inquietudini, nella agitazione, nella insofferenza e così perdiamo il dominio di noi stessi e sentiamo angoscia e paura, cadendo, a volte nelle nevrosi...)
Nella nostra vita c'è dunque fame di preghiera vera e c'è tanta inquietudine a causa di preghiera falsa.
INVECE
LA PREGHIERA è un'esperienza talmente gratuita, che mercificarla o misurarla sulle buone azioni che compiamo, vantandocene davanti a Dio, è davvero una bestemmia. Gesù raccontando la parabola del Fariseo e del Pubblicano che pregavano nel tempio (Cf Lc 18,9-14) dice che quelli che hanno la presunzione interiore, essi sono, i veri atei, cioè coloro che non credono in Dio, quanto piuttosto in se stessi, nella propria capacità di autogiustificarsi e salvarsi da soli. Per essi non c'è posto nel cuore di Dio; invece, un povero peccatore e pubblicano, consapevoli dei propri peccati esprime davanti all'altissimo solo una preghiera, mormorata con le labbra e con il cuore pieno di dolore e contrizione.
QUESTA PREGHIERA COMMUOVE IL CUORE DI DIO, CHE CONCEDE PRONTAMENTE IL PERDONO.
QUANDO TI SEMBRA CHE DIO NON TI ASCOLTI O CHE SIA DISTANTE DA TE, PONITI QUESTA DOMANDA: TI STAI ACCOSTANDO A LUI CON L'ATTEGGIAMENTO GIUSTO?
Spesso le tue preghiere sono solo l'espressione della tua pretesa di piegare Lui ai tuoi desideri, piuttosto che essere ricerca della sua volontà. Dio, a queste preghiere, non risponde, e rimane chiuso nel suo mistero.
ABBI SEMPRE UN ATTEGGIAMENTO UMILE NEI SUOI CONFRONTI - ED EGLI TI RIVELERA' SE STESSO-
PREGANDO BENE ( cioè quella preghiera impiegata in un serio impegno) avviene che entriamo nella pace, quella che talvolta la S. Scrittura chiama "il riposo di Dio"; cioè il nostro entrare in quel "riposare" fatto di certezza e di speranza, che il nostro cuore gusta quando "sperimentiamo" la fede, cioè la certezza che Dio ci genera, che Dio opera, che Dio ci conduce (Salmo 94)
 

mercoledì 25 luglio 2012

AMORE: LE PRIME EMOZIONI


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Image Hosted by ImageShack.us ILLUSIONI E SPERANZE NELL'ESPERIENZA DELL'AMORE Image Hosted by ImageShack.us


  • Noi ragazzi/e: chi ci capisce?sfondo
  • La "cotta" che scotta!
  • La crisi sentimentale
  • Ragazzi/e: solo sesso?


Rapporti ragazzi/ragazze, flirt, simpatie, "cotte", sbandate, "amicizie"...sono l'argomento preferito dei colloqui più o meno segreti che molti di voi fate tutte le volte che vi è possibile.

Tante volte si "perde la testa", non si studia, si è svogliati perchè il pensiero è sempre lì: con lui o con lei! Si progetta il futuro, la vita comune, le realizzazioni e così di seguito. Ma molte volte, dopo le prime esperienze concrete di vita insieme, sorgono incomprensioni, difficoltà, crisi; si credeva di risolvere tutto con l'incontro sessuale; poi, ci si accorge che la vita non è solo quello.


Infatti, "la vita comune tra l'uomo e la donna, pur essendo un'esperienza tra le più significative e arricchenti, non è ancora quella pienezza ultima di cui gli uomini vanno in cerca; la vita comune, come la vita umana in genere, è un'avventura in cui tutto è rimesso continuamente in gioco. Per trovare il coraggio di ricominciare ogni giorno da capo, l'amore tra l'uomo e la donna deve rinunciare all'illusione d'essere la realtà ultima capace di giustificare tutta l'esistenza; al contrario, deve essere vissuto come inizio parziale sì, ma suggestivo e reale, d'una promessa e di una speranza, nelle quali si trova la forza per superare ogni prova.

Purtroppo nella esperienza dell'amore entra anche il fenomeno della banalizzazione del rapporto con l'altro sesso e, questo, dipende dal commercio che sul sesso fanno film, opere teatrali, fumetti di qualsiasi genere, esempi di divi sbandati che passano da una persona ad un'altra con la massima facilità e, poi, magari, finiscono in tragedia...perchè lui/lei vengono considerati come "oggetti", come "cose", come semplice strumento di piacere.

In questo contesto "culturale" è sempre più frequente la domanda: "Ma perchè è peccato? Che male c'è? Non siamo liberi? Non è un fatto naturale?. Sono domande che esigono una risposta chiara.

Il sesso certo, è un dono di Dio. E' finalizzato dal Creatore a fare di due esseri una "persona sola". Non è, pertanto, da usarsi come strumento di dominio sugli altri o di schiavizzazione: cosa molto facile che avvenga e questo è "cattivo", non perchè è "piacere", ma perchè prepotente e volto a possedere l'altro. La valutazione morale dell'attrazione spontanea tra uomo e donna va piuttosto cercata alla luce delle esigenze di un profondo rapporto personale.



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:

  • si rivolge alla totalità della persona, si nutre di dialogo, di conoscenza reciproca, di coraggiosa e insieme discreta espressione dei propri sentimenti;
  • deve essere vissuto quale segno e strumento della grazia di Dio;
  • si nutre non solo di dialogo e di parole, ma anche di gesti concreti, mediante i quali il bene dell'altro è cercato come fosse il bene proprio;
  • va attivamente costruito e continuamente approfondito, perchè mai decada in asservimento dell'altro al proprio egoismo.
  • genera: - premura (cioè interesse attivo per la vita e lo sviluppo della persona che si ama) - responsabilità (cioè la capacità di prendere delle decisioni e di compiere determinate azioni per "rispondere" alle esigenze dell'altro/a); - rispetto (che vuol dire accettazione dell'altro/a, ma con il desiderio che cresca e si sviluppi nella sua originalità);- conoscenza (che significa mettere in atto diversi tentativi per entrare nel "mistero" della personalità altrui).
  • non è infatuazione di un momento; non rende due essere "conformisti" o "robotizzanti", ma porta all'unione con l'altro sesso;
  • esige pazienza, disciplina, fiducia, coraggio: (richiede un equilibrio che va dosato continuamente).

PROSPETTIVA E META DI QUESTO CAMMINO E' QUELLA PIU' VASTA E TOTALIZZANTE COMUNIONE DI VITA CHE SI REALIZZA NEL MATRIMONIO. E'IN QUESTA LUCE E IN QUESTO AMBITO CHE LA DONAZIONE RECIPROCA NELL'ATTO SESSUALE APPARIRA' UNA PAROLA VERA, NON ILLUSORIA EVASIONE DI UNA REALTA' FATTA DI ESTRANEITA' E SOLITUDINE.

UN IMPEGNO DIFFICILE...MA POSSIBILE: (è un ideale possibile, affascinante, che si persegue attraverso la familiarità con Cristo, con la sua Parola, con la sua Chiesa, nella dedizione coraggiosa di se stessi).

IL SIGNORE GESU' E' SEMPRE VICINO A COLORO CHE SI SFORZANO DI SEGUIRE LA LORO VOCAZIONE CRISTIANA, COME FIDANZATI E COME SPOSATI.

Molto vicine ai sentimenti amorosi degli adolescenti sono alcun canzoni dei principali "Chansonniers" francesi contemporanei. Ecco una citazione di:

  • CH. TRENET descrive così i sogni di ogni innamorato:

Ho la tua mano nella mia

e gioco con le tue dita

ho i miei occhi nei tuoi

e intorno non vedo

che notte bella notte

cielo meraviglioso

fiorito palpitante tenero e misterioso

stringiti, amore, a me, il cuore contro il mio

e dimmi che non esiste incanto più dolce

di questi occhi nel cielo

del cielo nei tuoi occhi

della tua mano che gioca con la mia mano

....

e dimmi che non esiste incanto più dolce

scordiamo l'avventura la strada e il domani

che importa se ho la tua mano" (Chansonniers)


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- Alla vostra età si è molto emotivi: si piange, si ride, si salta, si diventa muti all'improvviso: l'attrazione dell'altro sesso è molto forte: istintiva; ci possono essere evasioni sessuali: mantenersi in equilibrio è molto difficile. Avete aiutato qualche amico/a a risolvere le sue prime crisi affettive (cotte)...abbandono da parte di lui/lei...)?

        • Quali sono, secondo voi, i tabù sul sesso presenti nella società contemporanea?
        • La pubblicità come sfrutta il sesso?
        • Vi sembra che i mass-media contribuiscono notevolmente a fissare alcune caratteristiche "artificiali" per l'uomo e per la donna?
        • Andare dietro a un ragazzo/a significa "essere leggeri"? Voi che ne pensate?
        • Incontrarsi con un ragazzo/a contribuisce a maturare la vostra personalità? In che modo?
        • Un ragazzo e una ragazza valgono soltanto per le loro caratteristiche esteriori?
        • l'incontro sentimantale con un ragazzo/a produce ansietà, fenomeni di gelosia, mutismo...nei confronti degli altri, oppure porta a un senso ottimistico della vita e ad una maggiore apertura verso gli altri?
        • Si può veramente amare all'età di 14/16 anni? E cosa vuol dire amare secondo te?

Perché la coppia funzioni è necessario

imparare a saper mettere insieme le differenze