lunedì 12 marzo 2012

COLUI CHE CHIAMA



Nella vita ci sono momenti in cui la persona è chiamata a compiere scelte "decisive" che condizionano profondamente il proprio futuro.

Ad esempio, la scelta della professione o, più ancora, della persona con cui condividire la vita nel matrimonio.

Queste scelte

importanti non devono essere prese in modo affrettato.

Richiedono tempo, conoscenza, riflessione.



Certamente scegliere di essere cristiani è senza dubbio "impegnativo" in quanto è necessario rispondere alla chiamata di Gesù, di "seguirlo" e di sceglierlo come unico maestro e signore della propria vita.

Ora per dire "si" oppure "no" a una persona che chiama a condividere la sua vita e il suo destino, bisogna conoscerla, "starci insieme", ascoltare quello che dice, vedere quello che fa.


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  • A quanti incontrate Gesù vi siete mai chiesti chi è veramente quest'uomo?
  • Perchè è venuto tra noi?
  • Dove ci vuole condurre?

la lettura del Vangelo


è la via obbligata per conoscere Gesù e,

nel momento in cui si incontra Gesù non lascia indifferenti:

La sua persona, la sua presenza, la sua parola, i suoi gesti, sono per ogni uomo una chiamata.

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Pensate agli Apostoli che hanno fatto un cammino di conoscenza di Gesù. Continuano a seguirlo con entusiasmo, ma non lo comprendono pienamente. Gesù a poco a poco li conduce alla decisione definitiva di "stare con Lui" per la vita e per la morte.



SEGUIRE GESU' E' ALLORA VIVERE COME LUI HA VISSUTO, FARE LE SCELTE CHE LUI HA FATTO

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IL DISCEPOLO DI GESU'.

  • ama Dio Padre con cuore di figlio;
  • si abbandona con gioia e fiducia;
  • lo cerca ogni giorno nella preghiera;
  • si mette, con decisione, sulla via della croce;
  • non viene a patti col male;
  • è disposto a sacrificare tutto, anche la vita;
  • è amico di tutti, nemico di nessuno, accoglie tutti senza distinzione;
  • vince i pregiudizi, abbatte le barriere, supera le incomprensioni;
  • non è legato alle ricchezze;
  • è libero di fronte alle cose;
  • non cerca successo ed onori;
  • non domina sugli altri, ma si mette a loro servizio;
  • crede alla promessa di Gesù che dalla morte fiorisce la vita.
IN UNA SOLA PAROLA SIGNIFICA: LASCIARE TUTTO E SEGUIRE IL MAESTRO

Come l'unico che può dare senso alla vita


come colui che può colmare le nostre aspirazioni più profonde

che mette l'uomo in comunicazione con Dio e dargli la salvezza.
Davanti a queste proposte tutti siamo chiamati a prendere una decisione: CON LUI O CONTRO DI LUI.
Tutti dobbiamo scegliere tra FEDE E INCREDULITA'.
Per dire "si" o "no" a Gesù non bastano le parole. è necessario ACCOGLIERLO O RIFIUTARLO.
Sa chi è veramente Gesù' CHI SI ACCOSTA A LUI CON IL CUORE, CON TUTTO SE STESSO.

RICORDIAMOCI PERO' UNA COSA IMPORTANTE: Non siamo noi a conoscere Gesù. è Lui a farsi conoscere.

E Gesù è sempre diverso da quello che noi immaginiamo.

GESU' E' SCONCERTANTE, IMPREVISTO. Non è mai secondo la nostra misura.

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Ogni giorno, per varie vie, ti giungono molti messaggi con allettanti "progetti di vita".
  • Si dice che oggi i giovani non credono in nessun ideale. E' così anche per te?
  • Quali sono le linee fondamentali del progetto di vita che ti viene proposto dai mass-media?
  • Perchè la scelta di un progetto di vita è così "impegnativa"?
  • Vi sono dei momenti, anche della vostra vita quotidiana, in cui dovete scegliere fra la comodità, l'egoismo e il vero bene?
  • Quali ostacoli pensate ci siano?
  • Che cosa vi ha iutato nella scelta giusta?
  • C'è stato nella vostra vita qualche momento in cui la scelta della verità e della bontà vi ha procutato delle sofferenze?


                                                                                                        
L'INCONTRO CON GESU' IMPONE SCELTE DIFFICILI E IMPEGNATIVE, IERI AGLI APOSTOLI, OGGI A CHI VUOLE SEGUIRE GESU'. 
MA:
Tu Signore, sei Parola che guarisce,
sei Parola che dà fiducia,
sei Parola che trasforma,
sei Parola che perdona,
sei Parola che libera,
sei Parola che dà vita.
SOLTANTO CHI SI E' COMPROMESSO DEL TUTTO CON LUI SARA' IN GRADO DI CAPIRE.
SOLO CHI ACCETTA DI SPENDERE LA SUA VITA CON LUI, NELLA TOTALE FIDUCIA IN DIO PADRE,
SARA' CAPACE DI COMPRENDERE IL MISTERO DELLA SUA PERSONA

domenica 11 marzo 2012

LA VOCAZIONE

“SEGUIMI, SE VUOI…” LA GIOIA DI DIRE “SI”

Carissimi Lettori, vorrei farvi conoscere un po’ il senso e il modo di vivere di persone che hanno fatto una scelta un po’ particolare. Hanno scoperto che Dio le amava molto e da sempre. Queste persone hanno capito che non era tanto importante chiedersi “COSA FARE” nella vita, piuttosto gustare quanto è bello “STARE CON GESU’”.
Stando insieme a qualcuno che ci vuole molto bene – credo che lo abbiate sperimentato anche voi – viene spontaneo ricambiare l’amore e quando questo è l’AMORE VERO, con l’”A” maiuscola, non rimane chiuso tra due persone ma è “contagioso”, si espande, desidera farsi conoscere.
Così queste persone hanno scelto di mostrare il bene ricevuto attraverso scelte diverse: sacerdozio, vita religiosa, Istituti secolari, matrimonio o semplicemente vita dedicata al servizio degli altri.
                                                  
      
                
Come hanno fatto a capire qual’ era la strada più adatta a loro? Hanno pregato e chiesto “luce” a Gesù che, attraverso fatti e persone, li ha guidati a comprendere cosa era meglio per loro.

CHIEDITI: hai mai considerato che anche tu sei stato pensato da Dio fin dall’eternità per compiere quel ruolo di salvezza a beneficio tuo e degli altri?

Questa chiamata primordiale che Dio ti ha assegnato devi scoprirla attraverso le circostanze della vita, oltre che attraverso “i talenti”: beni materiali e doni personali, che hai ricevuto dal Signore. Prova a rileggere la tua storia come storia di salvezza. Cioè in quali eventi Dio si è reso presente nella tua vita per farti comprendere il suo disegno su di te?
VOCAZIONE, quindi è sentire la chiamata come una ragione valida di vita e cogliere la consacrazione come una realtà vera, bella e buona che dà verità, bellezza e bontà anche alla propria esistenza.

La chiamata a diventare discepoli del Vangelo è una scelta di Cristo. “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho chiamati perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga (Gv 15,16).
Mettendosi a servizio del regno di Dio noi possiamo avere l’impressione di fare un dono a Cristo; in realtà è Cristo che fa un dono a noi, chiamandoci. Si tratta di un gesto di amore e di una predilezione. Lo sguardo del Signore Gesù si posa su ciascuno di noi. Non bisogna sfuggire questo sguardo, come il giovane ricco (Mc 10,17-22), ma bisogna avere il coraggio, di lasciar tutto per seguire Lui, il Salvatore, il Maestro, “la risurrezione e la vita”. Occorre avere una fiducia incondizionata nella sua Parola per essere capaci di mettere tutto noi stessi a servizio del Regno di Dio e della Chiesa. Non si tratta di dare qualcosa, ma si tratta di dare tutto.

Ciascuno  collabora con Dio attraverso il proprio “eccomi” di ogni giorno. Come Maria pronunziare il proprio eccomi ogni giorno significa vivere pienamente una fede che cresce, rimanendo allo stesso tempo, fedele alle scelte fondamentali della vita. La risposta di Maria all’angelo insegna ad essere servi; “sono la serva del Signore” esprime la sua umiltà, ma anche la qualifica di chi è chiamato a compiere una grande missione o a rispondere alla chiamata per una particolare scelta di vita.
CONCLUDENDO scrivo in breve, una preghiera di Giovanni Paolo II dedicata ai giovani, affinchè possono scoprire e far fruttificare il dono che Gesù ha dato a ciascuno di loro: “Signore Gesù che continui a chiamare con il tuo sguardo d’amore tanti giovani e tante giovani che vivono nelle difficoltà del mondo odierno, apri la loro mente a riconoscere, tra le tanti voci che risuonano intorno ad essi, la tua voce inconfondibile, mite e potente, che anche oggi ripete: “VIENI E SEGUIMI”.