giovedì 8 dicembre 2011

MARIA, FIGURA DELL'AVVENTO


L'Avvento è il tempo dell'iniziativa di Dio a dare;
in questo tempo Maria è il simbolo della disposizione a ricevere: è la terra su cui il padrone del campo semina il suo seme.
Il Vangelo può essere letto in questa luce.



Nell'annunciazione comincia la presenza di Dio in senso pieno tra gli uomini.
Qui è accaduto veramente un "avvento".
Ma ciò che sconcerta è il fatto che un'ora così carica di un evento unico nella storia, fu un'ora
 assolutamente piena di silenzio e di quiete.

Il mistero unico della storia del mondo è un mistero di silenzio.
 

Nella vita dell'uomo decaduto
tutto è ricerca di potenza, perfino l'atto religioso può divenire un atto di cupidigia sulle forze divine.
Nella "piena di grazia"

che si dichiara "serva" ha termine il reame dell'uomo assetato di potenza: Maria, divenendo la serva del Signore, dà il via al grande cammino di ascesa della vita e questo nella forma più quieta e silenziosa: il più grande frutto della vita nel più grande silenzio!
Viviamo in un'epoca in cui il frutto della vita è collocato sulla velocità del nostro attivismo; siamo ossessionati da una strana irrequietezza, che subodora una perdita di tempo ad ogni momento di silenzio e di non attività esterna. In questo modo abbiamo del tutto perso il senso del ricevere, dell'attendere, dell'educarci all'attesa.

Eppure "avvento" 

non è altro che farsi trovare in attesa da un evento che ci supera; è una storia scritta dentro di noi ma non da noi, almeno in prima istanza; e chi non sa ricevere rischia di trovarsi fuori di questa storia.

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