mercoledì 16 gennaio 2013

L'ANIMA DELLA CHIESA E' L'AMORE

La vita cristiana è relazione personale con Cristo,

un dialogo e un cammino con Lui.
Si tratta non solo di accettare il suo insegnamento, ma
"di aderire alla persona stessa di Gesù,
di condividere la sua vita e il suo destino,
di partecipare alla sua obbedienza libera e amorosa
alla volontà del Padre" (Giovanni Paolo II).
Lo Spirito Santo unisce e rende conformi a Lui, muove a seguirlo.
  • COME VIVE UN CRISTIANO?
  • QUALI REGOLE SEGUE?
  • COME SI PUO' CAPIRE DAL SUO COMPORTAMENTO SE UNO E' CRISTIANO
Un giorno a Gesù fu chiesto proprio questo:
"Maestro, qual è il più grande comandamento della Legge"?
E Gesù rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il primo e il più grande dei comandamenti.
E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso" (Matteo 22,36-39).
Camminare dietro a Cristo significa camminare nella carità verso i fratelli, avere gli stessi sentimenti di Gesù che ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli..."Figlioli, non amiamo a parole nè con la lingua, ma coi fatti e nella verità"(1Gv 3,16.18).
Infatti, la sera dell'Ultima Cena, prima di iniziare la sua passione Gesù lascia ai discepoli quello che potremmo chiamare il suo Testamento.
"Vi do un comandamento nuovo:
amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato.
Da questo riconosceranno che siete miei discepoli,
se vi amerete l'un l'altro"(Giovanni 13,34-35)
MA CHI SONO GLI ALTRI? Persone come noi e persone diverse da noi, Il Signore ci ha creati non in serie, ma "pezzi unici"! Ma le differenze di genere, di carattere, di età, di posizione sociale ed economica...non dovrebbero causare contrasti.
All'inizio chi è diverso da noi ci fa paura e a volte suscita diffidenze e sospetti. Tuttavia ciascuno ha un'insopprimibile e altissima dignità:
come noi soffre e gioisce, coltiva sentimenti e desideri,
custodisce attese e speranze.
Accettare gli altri come altri e vivere uniti significa appunto amarsi.
 
E' L'AMORE CHE ACCOGLIE L'ALTRO COME DONO.
Dei primi cristiani di Gerusalemme, già piuttosto numerosi, si diceva che avevano un cuor solo e un'anima sola
(Cfr At 4,32).
Ecco la "comunione fraterna": una sorta di miracolo,
frutto di docilità allo Spirito.
Questo è il cammino che la comunità cristiana è chiamata a seguire con fatti concreti: mostrare al mondo l'amore di Gesù, l'amore che giunge al punto di dare la vita.
Dice Gesù: "Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici" (Giovanni 15,13)
Non solo per gli amici dà la vita Gesù, ma anche per chi gli è nemico e lo rifiuta, per chi vuole eliminarlo.
Dalla croce chiede perdono per chi lo uccide:

"Padre, perdonali, perchè non sanno quello che fanno"
(Luca 23,34).
    • Ma è impossibile amare come Cristo ha amato, se egli stesso non ama in noi;
    • è impossibile andargli dietro, se egli stesso non viene a vivere dentro di noi.
    • Ebbene, comunicandoci lo Spirito Santo, egli entra nella nostra esistenza e la vive con noi, sì che ogni cristiano può dire come Paolo: "Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me". (Gal 2,20). Egli perciò rimane un modello esteriore; anzi, viene interiorizzato in virtù dello Spirito.
                     
 

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