sabato 13 agosto 2011

ADOLESCENTI: LE TUE INSICUREZZE E FRAGILITA'

Nei vostri anni - quelli dell'adolescenza - cambiate a tal punto che non vi riconoscete più.
Del tutto condizionate dai giudizi degli altri, non siete voi  che date sicurezza agli altri, ma siete sempre alla ricerca della loro approvazione.
Il vostro corpo ancora in trasformazione non lo accettate ancora pienamente. Spesso siete in rottura con i vostri genitori.
Anche la vostra casa vi va stretta e diventa ingombrante: cercate di vivere fuori o vi rintanate nella vostra stanza.
E i vostri genitori vi trovano sempre meno disponibili. Siete pieni di desideri e ambizioni.
 Sognate a occhi aperti e dividete i vostri sogni con gli amici, ma vorreste che vi capissero meglio.
Il problema è che la loro confidenza e fiducia nei vostri confronti richiede sempre una contropartita, che spesso non siete disposte a concedere.
Ecco alcune esperienze di adolescenti:
  • Non mi sento bene nel mio corpo e, di conseguenza, non mi sento bene nella testa. Questo influisce sui miei rapporti con gli altri. Ho sempre l'impressione che mi guardino.
  • Mi piacerebbe poter osare, essere sempre me stessa con chiunque, far vedere la mia vera personalità, non nascondermi dietro una maschera che, tra l'altro, è diversa a seconda delle persone con cui mi trovo.
  • Sono stata angosciata tutto l'anno scorso. Nel mio liceo mi pareva che tutti guardassero solo me. In questa scuola conta solo come una si presenta fisicamente; è orribile. Ma sempre ho avuto problemi con me stessa: a volte mi dicevano che ero troppo rossa in faccia, oppure mi dicevano che ero pallida. Mi sentivo catalogata. Orribile!
  • Non mi sento nei miei panni, mi sento nessuno, uno zero, inutile su questo maledetto pianeta, mi vergogno dal profondo di me stessa: Respingo qualunque idea di indipendenza, la vita mi fa paura, è come se questa pelle non fosse più la mia.
Miei cari ragazzi/e molte altri problemi possono nascere in voi, ma non sto qui a elencarli.



IL MIO MESSAGGIO E': 
  • Imparate ad accettarvi per come siete, ad amarvi nonostante i vostri limiti;
  • cercate di avere più stima di voi, anche se avete dei limiti (nessun limite infatti è sempre solo negativo);
  • cercate di migliorarvi sempre: ricordatevi che siete persone ricche di qualità;
  • la condizione necessaria per migliorarsi è conoscersi il meglio possibile;
  • comprendere e controllare le emozioni (speranza, timore, ansia, tristezza, gioia, vergogna, imbarazzo, noia, eccitazione, sensi di colpa).
Capisco benissimo che non sempre è facile scoprire e riconoscere i propri talenti, spesso invidiamo gli altri per qualcosa che sanno fare, e noi no...Può accadre che si perda la fiducia in se stessi.
Abbiamo bisogno di qualcuno che ci incoraggi, aiutandoci a valorizzare tutte le nostre capacità (ecco il l perchè del mio intervento); ma più di ogni altra cosa (e di questo ne sono sicurissima) è importante affidarci a GESU'.
Ogni persona che LO INCONTRA, si trova davanti un uomo con un grande senso di sicurezza e che ha voglia di affrontare la vita in modo pieno e senza paure.


    • GESU' è un uomo che ha le idee chiare, da guardare con ammirazione. Sicuro di sè, una persona diritta e coerente, fedele a se stesso e altri altri.
CHE NE DICI?
  • Quali sono le tue convinzioni su Dio?
  • Conservi dentro di te ancora dei dubbi sulla sua esistenza?
  • Cosa fai per approfondire questo argomento?
  • Sei convinto che se credessi di più, saresti in grado di cambiare la tua  vita e "troveresti la forza" che non credi di avere?
CORAGGIO RAGAZZI VOGLIATEVI BENE!!!!!!-
RACCONTATE A GESU' QUELLO CHE PROVATE E PARLATEGLI DELLE VOSTRE DECISIONI CHE AVETE PRESO SU DI VOI STESSI.
CHIEDETEGLI  IL CORAGGIO DI PERSEVERARE NEI VOSTRI SFORZI.


martedì 9 agosto 2011

OSTACOLI DA SUPERARE NELLA VITA SPIRITUALE


Oggi viviamo in un mondo dove la gente è molto più angosciata di quanto si creda. Persino la gente sana. Questa angoscia diffusa rischia di coprire la dimensione evangelica e di soffocare lo Spirito.
OCCORRE ALLORA:
rendersi conto dello scarto tra il dono che gli è stato fatto e la realtà di ciò che vive: ( la coscienza di questo scarto lo porterà a uno stato di "confusione amorosa": io sono amato/a, io non corrispondo! E tuttavia sento che è questo amore che mi costituisce. - E' la "confusione" che ci conduce alla presa di coscienza -);
  • arrivare a liberarsi di tutte le sicurezze, mollare gli ormeggi. E' il punto di passagggio. "Dio, mia roccia, mia forza!" dice il Salmo. Lo si dice, ma...abbandonare tutto non è facile. E' l'angoscia è ancora un modo di trattenere a sè le cose. Ecco perchè L'EUCARESTIA dev'essere al centro di ogni vita spirituale. Essa immette nell'intimo l'energia della Pasqua di Cristo, il suo mistero di morte e risurrezione. Ci si dà, ci si riceve...ogni giorno e ad ogni istante.
  • prendere sul serio il mestiere di uomo e di donna, traducendolo necessariamente in scelte di vita, in impegni riconoscibili: ( è lì che si verifica l'autenticità di una vita secondo lo Spirito);
  • se si riduce il Vangelo al registro "pio", non si comprenderà mai il significao della Croce di Cristo.
Noi non possiamo lasciare tutto, se non siamo sicuri che Dio eserciti in noi la sua potenza di risurrezione.
colomba della pace
NON LASCIAMO CHE IL MALE OSTACOLI LA NOSTRA FEDEPrendete la spada dello Spirito che NELLA e la spada dello Spirito che è la Parola di Dio
l'e
Oggi i rapporti umani sono complessi: la tentazione allora è di abbandonare la fede dicendo che non è più adatta a questo tipo di mondo. Non si ha più il tempo: la gente attiva è sovraccarica di lavoro; gli altri sono scoraggiati. E' un problema reale. Mi viene in mente la segnaletica autosradale nei dintorni degli agglomerati urbani. Se si va troppo veloci, non si ha più l'elasticità mentale necessaria, per afferrare i segnali tutti insieme e si sbaglia l'uscita giusta...
Divisori by Follettarosa
 
E' importante fare delle pause: piccole pause lungo il giorno, prima di un incontro, di una decisione.  E pause "sabbatiche". Ognuno deve trovare il suo ritmo, non necessariamente quotidiano. Ci sono ritmi settimanali, mensili, trimestrali. Per esempio, rendersi nel fine settimana un tempo più lungo per pregare. Fare pace dentro di sè. Dare a Dio il tempo di raggiungerci...  
 

NON C'E' VITA SPIRITUALE SENZA ENTRARE NELLA PREGHIERA, SENZA MEDITARE LA SCRITTURA:

  • Lo Spirito ci insegna  entrare nella PREGHIERA con tutta la nostra storia;
La parola
  • La Parola di Dio fa crescere la nostra libertà, modifica le nostre relazioni, cioè stabiliremo relazioni d libertà con gli altri e con Dio.
Nella vita spirituale è molto importante, anche a rileggere la propria giornata:
  • è un modo di mettere concretamente la propria vita in rapporto con la propria preghiera e di far combaciare le due cose;
  • è individuare l'azione di Dio nella propria esistenza, attraverso gli incontri, il lavoro, gli affetti;
  • è scoprire che Dio agisce per noi e che il suo agire è positivo;
  • è imparare a percepirne la realtà, a rendere grazie al Signore per quello che oggi ci dà.
  • bisogna imparare la grammatica della vita spirituale: pregare, ripensare la propria giornata, lodare Dio, crescere nella fede, nella speranza e nella carità.
  • Crescere nella fede significa anche comprendere la propria fede, entrare nell'intelligenza del mistero della fede.
A mano a mano che il cristiano si lascia guidare dallo Spirito di Cristo, anche la sua forma di PREGHIERA



diventerà molto di più un essere alla presenza a Dio. Egli dovrà reinventare il suo modo di pregare, per farlo corrispondere a ciò che è diventato. Altrimenti la sua preghiera si svuoterà della sua sostanza. Saranno a volte dei lunghi momenti di semplice presenza a Dio, anche se la persona continuerà peraltro ad aver bisogno di un nutrimento spirituale, attinto alla lettura ed alla meditazione.

LASCIARSI PRENDERE DALLO SPIRITO

 Comporta non una vita spirituale vissuta in maniera sensibile come da un'irruzione di Dio nella propria esistenza, ma, in un desiderio di vivere che si fa sempre più forte, in un'amore effettivo per le persone che ci sono vicine, in una speranza che le difficoltà della vita non potranno distruggere. Però, per rimanere nella verità, bisogna verificare che questa vita nello Spirito sia veramente reale e non immaginaria.
 
CHIEDETEVI:
  • la vostra vita dà un senso al reale?
  • come si traduce nella vita concreta?
Questa riflessione per poter comprendere che ci dobbiamo lasciare colpire dalla Parola di Dio e non dalla nostra Parola, che inganna... Infatti, molti credono di parlare con Dio, mentre non parlano che a se stessi...oppure correre il rischio di pregare molto...invece sono soggette all'illusione.
 Non bisogna fidarsi di chi (e possiamo esserlo ciascuno di noi) dice di essere segnato da una Parola di Dio ma poi non la traduce nella vita concreta.

UNA VITA SPIRITUALE PER L'UOMO OGGI

UNA FEDE ADULTA E PENSATA
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PER CHI VIVE GIA' UNA FEDE PIU' ADULTA, E' IMPORTANTE ENTRARE IN UNA VITA SPIRITUALE IN MANIERA PIU' PROFONDA -  PRENDERE COSCIENZA DELLA NOSTRA RELAZIONE CON DIO E RENDERSI CONTO CHE ESSA APPARTIENE ALLA DIMENSIONE DELLA VITA.
 
Viene un giorno in cui noi comprendiamo che per vivere è bene coltivare la relazione con Dio, cioè CAPIRE e VEDERE per desiderare di  AVANZARE E CRESCERE. Poco per volta diventiamo sensibili alla Parola di Dio e cerchiamo di conformarvi la vita. Usciamo dal letargo e dalla distrazione mondana per entrare nel raccoglimento: si comincia a parlare davanti a Dio, in risposta al suo invito. La nostra vita scopre una sua coerenza nel lasciarsi prendere dallo Spirito di Dio.

mercoledì 3 agosto 2011

L'AMORE VERO

         :
  • si rivolge alla totalità della persona, si nutre di dialogo, di conoscenza reciproca, di coraggiosa e insieme discreta espressione dei propri sentimenti;
  • deve essere vissuto quale segno e strumento della grazia di Dio;
  • si nutre non solo di dialogo e di parole, ma anche di gesti concreti, mediante i quali il bene dell'altro è cercato come fosse il bene proprio;
  • va attivamente costruito e continuamente approfondito, perchè mai decada in asservimento dell'altro al proprio egoismo.
  • genera: - premura (cioè interesse attivo per la vita e lo sviluppo della persona che si ama) - responsabilità (cioè la capacità di prendere delle decisioni e di compiere determinate azioni per "rispondere" alle esigenze dell'altro/a); - rispetto (che vuol dire accettazione dell'altro/a, ma con il desiderio che cresca e si sviluppi nella sua originalità);- conoscenza (che significa mettere in atto diversi tentativi per entrare nel "mistero" della personalità altrui).
  •  non è infatuazione di un momento; non rende due essere "conformisti" o "robotizzanti", ma porta all'unione con l'altro sesso;
  • esige pazienza, disciplina, fiducia, coraggio: (richiede un equilibrio che va dosato continuamente).

PROSPETTIVA E META DI QUESTO CAMMINO E' QUELLA PIU' VASTA E TOTALIZZANTE COMUNIONE DI VITA CHE SI REALIZZA NEL MATRIMONIO. E'IN QUESTA LUCE E IN QUESTO AMBITO CHE LA DONAZIONE RECIPROCA NELL'ATTO SESSUALE APPARIRA' UNA PAROLA VERA, NON ILLUSORIA EVASIONE DI UNA REALTA' FATTA DI ESTRANEITA' E SOLITUDINE.
UN IMPEGNO DIFFICILE...MA POSSIBILE: (è un ideale possibile, affascinante, che si persegue attraverso la familiarità con Cristo, con la sua Parola, con la sua Chiesa, nella dedizione coraggiosa di se stessi).

IL SIGNORE GESU' E' SEMPRE VICINO A COLORO CHE SI SFORZANO DI SEGUIRE LA LORO VOCAZIONE CRISTIANA, COME FIDANZATI E COME SPOSATI.
Molto vicine ai sentimenti amorosi degli adolescenti sono alcun canzoni dei principali "Chansonniers" francesi contemporanei. Ecco una citazione di:
  • CH. TRENET  descrive così i sogni di ogni innamorato:
Ho la tua mano nella mia
e gioco con le tue dita
ho i miei occhi nei tuoi
e intorno non vedo
che notte bella notte
cielo meraviglioso
fiorito palpitante tenero e misterioso
stringiti, amore, a me, il cuore contro il mio
e dimmi che non esiste incanto più dolce
di questi occhi nel cielo
del cielo nei tuoi occhi
della tua mano che gioca con la mia mano
....
e dimmi che non esiste incanto più dolce
scordiamo l'avventura la strada e il domani
che importa se ho la tua mano" (Chansonniers)

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Perché la coppia funzioni è necessario
imparare a saper mettere insieme le differenze

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