sabato 5 novembre 2011

PERCHE' TANTO MALE NEL MONDO?

 
                                                                        
          
 
Basta aprire gli occhi sull'universo per vedere  i mali che affliggono l'umanità e, da queste nascono profondi interrogativi.
 
 
  • Perchè la sofferenza? Perche il lavoro è una fatica oppressiva? Perche tante ingiustizie e sfruttamenti?
  • Perchè la sopraffazione fra uomo e donna?
  • Chi è responsabile del male. Dio? L'uomo? C'è una "radice" di tutti i mali? Quale?
  • Il male va accettato fatalisticamente oppure no? Come vincere il male? L'uomo è solo a lottare contro il male?
  • C'è una speranza di liberazione dal male? qual è il punto nevralgico da attaccare per vincere il male?
                sofferenza-sociale                                     
                                                                                                                                                                                                                           
                                                                                                            
Per rispondere a queste "grandi domade" che l'uomo si pone sul senso della sua esistenza, è necessario ripartire dalla creazione del mondo, soprattutto il 2° e il 3° capitolo della Genesi: racconti carichi di drammaticità, capaci di toccare il cuore dell'uomo. Essi esprimono la realtà e la verità della condizione umana, di ogni persona umana.

IL MESSAGGIO A QUESTA LETTURA E':
Dio non vuole:
  • la diseguaglianza fra l'uomo e la donna
  • che l'uno domini sull'altra
  • la morte
  • la minaccia degli animali
  • la schiavitù
  • una religione fatta di paura.
Egli vuole che la terra sia un GIARDINO e ha creato gli uomini perchè vivano in una comunione di amore e di gioia tra loro, con lui, con la natura.

QUESTO E' IL SUO PROGETTO
DEL MALE NON E' RESPONSABILE DIO, MA L'UOMO E IL PECCATO
Con il peccato l'uomo, liberamente, ha rifiutato la dipendenza da Dio, ha deciso da sè ciò che è bene e ciò che è male. Per questo si è separato da Dio, sorgente della vita, ed è andato incontro alla morte.
La rottura del rapporto con Dio introduce nel mondo la divisione e la lotta tra le persone.
Il peccato, quindi è la radice del male che c'è nel mondo.
DIO NON ABBANDONA L'UOMO AL PECCATO E ALLA MORTE
Il peccato, però, non distrugge la libertà dell'uomo ed, essendo immagine di Dio, ha ancora la possibilità di decidersi per il bene e combattere il male.
Dio, infatti dà all'uomo questa possibilità con la promessa della Salvezza.
UN MESSAGGIO SEMPRE VALIDO
Affrontare il male in noi stessi e nella società è possibile perchè Dio vuole che noi prendiamo coscienza della situazione in cui siamo.
Dio è sempre al fianco degli uomini per aiutarli nella lotta contro il male.
L'UOMO PER REALIZZARE SE STESSO QUALE DIREZIONE GIUSTA DEVE PRENDERE?
Oggi, purtroppo, non infrequente il caso in cui uno pone la realizzazione di sè nel dominare gli altri, nel trattarli come oggetti da usare e da consumare. Da sempre, poi l'uomo subisce il fascino di negare Dio per affermare e realizzare se stesso. Il peccato è una "droga" che dà una ebbrezza momentanea, ma che disintegra e disrugge la persona e la comunità.
La Bibbia   image vuole suscitare in chi legge l'impegno nella lotta contro ogni forma di male e vuole dare la certezza che qualsiasi sforzo sarà fruttuoso, perchè ha la benedizione di Dio.
NEL "SI" A DIO LA VERA REALIZZAZIONE DELL'UOMO  
Nell'uomo c'è ancora, anche se debole e fragile, la libertà di fare il bene, di aprirsi a Dio.
Prendere coscienza che la "vera" realizzazione di sè sta nel dire sempre "si" al bene e "no" al male e che, secondo l'insegnamento di Gesù, chi dice "si" al bene, dice "si" a Dio.

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