domenica 12 febbraio 2012

CONOSCERE SE STESSI (Per gli adolescenti e giovani)


CONQUISTARE SICUREZZA GRAZIE A UNA MIGLIORE COMUNICAZIONE
  • La fiducia in se stessi è, si dice, il segreto di una vita felice e realizzata. Ma come la si acquisisce? Da dove viene? Come mantenerla, rinfonzarla?
E' con queste domande che inizio questo argomento, a mio parere, indispensabil per riflettere su questa tematica avvertita sia dagli adolescenti che dai giovani. Fin dall'adolescenza il ragazzo/a, per la nuova condizione in cui si viene a trovarsi, si guarda "allo specchio", alla ricerca del senso di ciò che sta sperimentando a tutti i livelli, alla ricerca della propria identità.
Immaginate come sarebbe la vita se tutti fossimo uguali...Sarebbe veramente noiosa! Fortunatamente siamo tutti diversi. L'esigenza di conoscersi comincia ad essere avvertita quando il ragazzo/a, a causa dello sviluppo fisiologico, psicologico, intellettuale, alla trasformazione veloce del proprio corpo e dei propri atteggiamenti, scopre se stesso come una persona nuova.

Ed è proprio in questa fase che dovete conoscervi ed essere aiutati a scoprire chi siete, cioè quale qualità possedete per superare le difficoltà nei rapporti con gli altri, e poi ad essere capaci di volervi bene così come siete.

Conoscere se stessi, infatti, vuol dire in primo luogo conoscere la propria personalità, il proprio "IO". Può sembrare difficile e forse lo è per tanti motivi...ma una cosa è certa: SI DEVE CONTINUAMENTE CERCARE DI COMPRENDERE E CORREGGERE A POCO A POCO QUEI PICCOLI, O GRANDI, DIFETTI DELLA PERSONALITA'.

 E QUESTO VALE PER TUTTI.


Secondo la psicologia, per conoscersi, bisogna:
  • Osservare i nostri comportamenti (gesti-reazioni-preferenze);
  • Capire quale immagine di noi stessi ci siamo costruiti (può essere un'immagine falsa, non realista, comportamenti sbagliati: delusioni per noi e per gli altri);
  • bisogna distinguere il nostro essere reale e ciò che pensiamo di essere;
  • scoprire più in profondità quale ideale di noi abbiamo (ciò che siamo e ciò che vorremmo essere).
Se l'immagine che uno ha di sè corrisponde alla realtà, anche il nostro ideale può essere realistico e quindi capace di pensare ad un progetto di vita adeguato. Se poi riusciamo a scoprire dei valori, soprattutto cristiani, scopriamo veramente che a causa di questi valori la vita vale la pena di essere vissuta. Si formerà così un progetto di vita che sarà un progetto di valori.

Inoltre, conoscere se stessi, non è soltanto conoscere la propria personalità individuale, ma è anche necessario conoscere sè come partecipe della natura umana, cioè del mistero "uomo". E qui la nostra indagine va oltre. L'uomo si pone i grandi "perchè" del suo esistere, della sua origine, del suo fine. Filosofi, saggi, pensatori, cercano di dare delle risposte a queste domande che spieghi il mistero di questa creatura (l'uomo) che pensa, che vuole, ama, che può scegliere il bene e il male.
Ora voglio concludere dicendo: NELLA FEDE NOI SAPPIAMO CHE DIO, E SOLO DIO CHE CI HA CREATI, PUO' SVELARCI CHI SIAMO, DA DOVE VENIAMO, DOVE SIAMO DIRETTI. SOLO IN DIO POSSIAMO VERAMENTE CONOSCERCI E REALIZZARCI.
                                                                                                          IL SILENZIO
Una via dell'anima e della conoscenza di sé


Il sapere più alto è la conoscenza di sé.
Così scriveva Monoimo, uno gnostico del II secolo, a Teofrasto:
"Impara chi è colui che, in te, si appropria di ogni cosa e dice: Il mio Dio, il mio spirito, il mio pensiero, la mia anima, il mio corpo. Impara donde vengono il dispiacere, la gioia, l'amore, l'odio; donde viene che si vegli senza volerlo, che senza volerlo si ami. (...) perché, partendo da te stesso, avrai trovato la via per uscire da te stesso." Uno dei canali più noti, fin dall'antichità, per raggiungere se stessi è il silenzio, itinerario di ricerca ed illuminazione dei mistici.

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